Il Palazzo De Dominicis-Ricci ad Ascea Paese
Il Palazzo Ricci-De Dominicis si trova ad Ascea Paese, in Via Roma.
Gode di una posizione privilegiata che, visivamente, abbraccia l’intero golfo.
Questa struttura, di circa 3000 mq, ospita eventi che si tengono ad Ascea nel corso dell’anno e la mostra permanente “Velia, una città tra essere e benessere”.
Il Palazzo, nel ‘700, apparteneva alla nobile famiglia calabrese De Dominicis. Nel corso del secolo successivo fu venduto alla famiglia Ricci. Da qui la denominazione De Dominicis-Ricci.
Cenni storici su Palazzo Ricci-De Dominicis
Il palazzo è stato costruito in varie fasi.
Il primo nucleo, realizzato nei pressi dell’ex casa comunale, risale al XVIII sec. quando Velia fu abbandonata. Alcuni abitanti si trasferirono sulle colline per difendersi dalle incursioni saracene. Nel ‘700 fu realizzata l’ala sinistra.
Per le sue qualità formali, storiche e testimoniali questa struttura è stata dichiarata di interesse culturale con Decreto del 24.01.1995 ed ai sensi della Legge 109/1939 e s.m.i.
I criteri che hanno guidato la progettazione dei lavori di recupero e restauro del palazzo hanno seguito una visione culturale che ha rispettato il modello originario per preservare le antiche tecniche costruttive e dei materiali utilizzati.
La mostra permanente “Velia una città tra Essere e Benessere” a Palazzo Ricci-De Dominicis ad Ascea.
All’interno del palazzo è custodita la mostra permanente “Velia una città tra Essere e Benessere”.
L’esposizione permette al visitatore di rivivere l’antica città di Elea-Velia, la sua storia, l’urbanistica, lo stretto legame col paesaggio, attraverso plastici e ricostruzioni archeologiche.
Inoltre si possono ammirare preziosi reperti nel corso degli scavi: ritratti di medici del I sec. d.C., busti di filosofi, tra cui il ritratto di Zenone, la statua del dio della medicina Asclepio che rivelano l’importanza che la città dava alla filosofia e alle cure mediche.
Riscoprire Velia con la Mostra “Velia una città tra Essere e Benessere”
Una sezione della mostra è dedicata alle Terme pubbliche, presenti a Velia a partire dall’età ellenistica fino all’età imperiale romana. Vi sono ricostruzioni grafiche degli impianti termali, con la disposizione delle vasche e i sistemi di canalizzazione e riscaldamento.
Gli oggetti di arredo domestico come mosaici e pitture parietali, testimoniano una ricchezza diffusa.
Basti pensare alla cosiddetta Villa degli Affreschi che ci ha restituito frammenti di decorazioni pittoriche (dai colori che vanno dal blu, al giallo all’arancio) con graziosi motivi animali e vegetali e un sorprendente pannello figurato con personaggio maschile nudo identificato come Ercole a riposo.
Il secondo piano del Palazzo, invece, è dedicato al Cilento con una sezione dedicata al paesaggio vegetale e alle produzioni agricole (olio, vino, fichi, legumi) che sin dall’antichità hanno caratterizzato Velia. Sono presenti anche le anfore di età romana per trasportare olio, vino e salsa di pesce.